Christine, nome d'arte Chelsea (Sasha Grey), è una escort di lusso che ha come clienti vari uomini facoltosi, disposti a spendere molto pur di avere la sua compagnia. Il film racconta cinque giorni della sua vita, tra lavoro e rapporti personali. Costato poco più di 1 milione di dollari e girato in 16 giorni, uno dei progetti più curiosi e sperimentali di Steven Soderbergh in cui la ricerca formale tenta di farsi contenuto. Partendo da una sceneggiatura di Brian Koppelman e David Levien, il regista utilizza uno stile solo in apparenza asettico (in realtà decisamente ricercato, ai limiti del manierismo) che intende farsi espressione visiva di un disagio affettivo che avvolge tutti i personaggi, con accenni alla crisi economica che ha investito gli Stati Uniti nel 2008. Un'opera sulla solitudine, sulla sostanziale anaffettività del mondo contemporaneo e sulle difficoltà dei rapporti umani, ma anche un romanzo di formazione sentimentale di una giovane donna in cerca di se stessa. Ma è un film che funziona quasi esclusivamente di testa, che si compiace del proprio eccessivo ermetismo e finisce per il risultare sterile e autoreferenziale. La protagonista è interpretata dalla celebre pornostar Sasha Grey, chiaro tentativo del regista di dare un maggiore effetto verità al suo progetto, ma la scelta si rivela controproducente. Distribuito negli Stati Uniti in sala e sul web in contemporanea: da noi inedito.