Hopper/Welles
Hopper/Welles
2020
Paese
Usa
Genere
Documentario
Durata
130 min.
Formato
Colore
Regista
Orson Welles
Nel 1970, Orson Welles intervista durante una lunga cena l'ormai celebre Dennis Hopper, regista dello "scandaloso" Easy Rider uscito l'anno precedente. Durante la chiacchierata, i due cineasti hanno modo di confrontarsi a cuore aperto su innumerevoli questioni.
Girato mentre Welles era al lavoro su The Other Side of the Wind (altro lungometraggio rimasto inedito fino al 2018), Hopper/Welles è un lavoro dalla doppia anima (come sin dal titolo possiamo intuire): non solo perché chiaramente le personalità in questione formano una coppia cinefila di rara potenza, ma soprattutto perché il progetto è decisamente più stratificato di quello che può sembrare. Infatti il film costituisce una preziosissima testimonianza dal valore storico inestimabile per tutti i cinefili. Due giganti come Hopper e Welles a confronto su tutto, in quella che diventa una chiacchierata spassosissima e irresistibile da ascoltare a più riprese. Si passa dalla politica alla religione, dal lavoro sul set ad aneddoti estremamente divertenti su colleghi e altre personalità dello spettacolo. Nessuno viene risparmiato, né tanto meno il "povero" Hopper che per due ore e più sembra costretto a subire una tortura orchestrata dal carnefice Welles. Senza mai apparire in video, ma incalzando ogni risposta con la sua voce ingombrante, il regista di Quarto potere è il vero protagonista del film. Così, Hopper/Welles diventa l'ennesima sfida di un cineasta leggendario, che simulando una chiacchierata tra amici ne approfitta per muovere le fila del nuovo protagonista (inconsapevole) della sua filmografia. Hopper è infatti in balia del carisma di Welles il quale, come se non bastasse, in diverse occasioni interpreta letteralmente J.J. “Jake” Hannaford, il regista protagonista di The Other Side of the Wind portato poi sullo schermo da John Huston. Insomma, un gioco di riflessi e a scatole cinesi che non lascia indifferenti e al tempo stesso un documento prezioso e irrinunciabili per tutti gli amanti della settima arte. Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2020.
Girato mentre Welles era al lavoro su The Other Side of the Wind (altro lungometraggio rimasto inedito fino al 2018), Hopper/Welles è un lavoro dalla doppia anima (come sin dal titolo possiamo intuire): non solo perché chiaramente le personalità in questione formano una coppia cinefila di rara potenza, ma soprattutto perché il progetto è decisamente più stratificato di quello che può sembrare. Infatti il film costituisce una preziosissima testimonianza dal valore storico inestimabile per tutti i cinefili. Due giganti come Hopper e Welles a confronto su tutto, in quella che diventa una chiacchierata spassosissima e irresistibile da ascoltare a più riprese. Si passa dalla politica alla religione, dal lavoro sul set ad aneddoti estremamente divertenti su colleghi e altre personalità dello spettacolo. Nessuno viene risparmiato, né tanto meno il "povero" Hopper che per due ore e più sembra costretto a subire una tortura orchestrata dal carnefice Welles. Senza mai apparire in video, ma incalzando ogni risposta con la sua voce ingombrante, il regista di Quarto potere è il vero protagonista del film. Così, Hopper/Welles diventa l'ennesima sfida di un cineasta leggendario, che simulando una chiacchierata tra amici ne approfitta per muovere le fila del nuovo protagonista (inconsapevole) della sua filmografia. Hopper è infatti in balia del carisma di Welles il quale, come se non bastasse, in diverse occasioni interpreta letteralmente J.J. “Jake” Hannaford, il regista protagonista di The Other Side of the Wind portato poi sullo schermo da John Huston. Insomma, un gioco di riflessi e a scatole cinesi che non lascia indifferenti e al tempo stesso un documento prezioso e irrinunciabili per tutti gli amanti della settima arte. Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2020.
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