Storia immortale
Une histoire immortelle
1968
Paese
Francia
Genere
Drammatico
Durata
58 min.
Formato
Colore
Regista
Orson Welles
Attori
Jeanne Moreau
Orson Welles
Roger Coggio
Norman Eshley
Fernando Rey
Nell'isola di Macao il vecchio e gretto mercante Clay (Orson Welles) vuol far diventare realtà una leggenda: la storia, tramandata oralmente, di un marinaio che ricevette 20 ghinee da un ricco signore per passare una notte con una splendida giovane donna. Per mettere in scena la finzione, con l'aiuto del fido Levinsky (Roger Coggio), Clay sceglie Virginie (Jeanne Moreau), figlia del suo ex socio che ha spinto al suicidio, e Paul (Norman Eshley), un giovane marinaio inesperto. Ispirato a un racconto breve di Karen Blixen, un'opera malinconica e complessa in cui il regista riflette sul senso del fare arte e sulle labili distinzioni tra realtà e rappresentazione, raccontando l'ossessione di un uomo che odia la finzione ed è interessato esclusivamente ai fatti. Cercando di plasmare la verità a proprio piacimento, Clay assurge al ruolo di demiurgo, quindi alter ego del regista che manipola l'oggettività delle cose per soddisfare un'esigenza personale. In questo modo Welles evidenzia le contraddizioni di un cinema (e più in generale di una concezione dell'arte) ossessionato dalla ricerca di realismo e vorrebbe prescindere da una dimensione finzionale, ma non può farne a meno: esattamente come Clay cerca di dare concretezza a una leggenda inscenando una rappresentazione. Il delirio di onnipotenza e la ferrea volontà di controllare tutto, senza tenere in considerazione la variabile umana che regola lo svolgersi degli eventi (il marinaio non racconterà nulla della notte passata con Virginie, contravvenendo ai patti stipulati con l'anziano mercante), portano inevitabilmente alla sconfitta e alla solitudine: Clay è quindi l'ennesimo perdente tratteggiato da Welles, schiacciato dalla propria megalomania e dalla propria incapacità ad amare null'altro che se stesso. Il risultato, pur nella sua brevità, è strepitoso. Primo film a colori del regista e la fotografia (di Willy Kurant) gioca su tonalità molto cupe e sommesse funzionali nella resa di un'atmosfera decadente e funebre. L'edizione dvd dura solo 49 minuti.
Maximal Interjector
Browser non supportato.