Theresa (Diane Keaton) insegna in una scuola per bambini sordomuti. Fallita la relazione clandestina con un suo professore universitario, decide di lasciare l'oppressivo ambiente familiare e vivere da sola. Rifiuta la corte di James (William Atherton) e sperimenta relazioni occasionali con uomini incontrati nei bar, tra cui il gigolò Tony (Richard Gere). Dal romanzo di Judith Rossner, ispirato alla storia vera di Roseann Quinn. Diretto nello stile frenetico tipico degli anni Settanta e con notevoli dosi di erotismo, racconta la drammatica discesa agli inferi di una donna brillante in cerca di se stessa e di libertà dalle sovrastrutture sociali, che viene però risucchiata da un'America metropolitana dove dominano vizi, sessismo, droghe e ipocrisie. Un marciume che in fondo è molto vicino a quello raccontato da Martin Scorsese nel fondamentale – e appena precedente – Taxi Driver (1976). In cerca di Mr. Goodbar è un film crudissimo, disturbante, estremamente sghembo e discontinuo, ma affascinante nel suo mix di realismo e cattivo gusto. Al di là dei suoi evidenti difetti, è soprattutto un notevole e anticonformista ritratto femminile: agli antipodi (ma poi non così tanto) dei suoi ruoli scanzonati come musa di Woody Allen, Diane Keaton regala un'interpretazione semplicemente straordinaria. È il film che ha lanciato la carriera di Richard Gere, qui al suo primo ruolo significativo.