Joker: Folie à Deux
Joker: Folie à Deux
2024
Paese
Usa
Generi
Drammatico, Azione, Giallo
Durata
138 min.
Formato
Colore
Regista
Todd Phillips
Attori
Joaquin Phoenix
Lady Gaga null
Brendan Gleeson
Zazie Beetz
Catherine Keener
Ken Leung
Steve Coogan
Jacob Lofland
Dopo aver commesso una serie di omicidi culminati in una vera e propria rivolta popolare, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) sconta i suoi giorni in prigione in attesa del processo. Qui incontra Harleen Quinzel (Lady Gaga) con la quale instaurerà un rapporto d’amore in grado di risvegliare la sua essenza più feroce. 

Dopo cinque anni dall’incredibile successo di Joker (2019), Todd Phillips torna a lavorare sul celebre villain targato DC Comics riprendendo le fila, sia narrative che estetiche, del film originale. Joker: folie à deux si presenta quindi come un dramma intimo e viscerale, in cui le cupe atmosfere metropolitane restituite cercando un’importante aderenza alla realtà fungono da palcoscenico per una discesa nell’abisso del subconscio. Niente di nuovo sotto il sole, anche perché la formula è pressoché la medesima del capitolo precedente. Eppure, la grande sorpresa (e il grandissimo rischio) che il progetto presenta è legato a doppia mandata con la presenza di Lady Gaga. Da una parte, infatti, la cantante interpreta Harley Quinn, un personaggio molto caro alla fanbase di tutto il mondo e, per questo motivo, scivoloso da trattare sullo schermo; dall’altra Phillips opta per sfruttare la presenza della star decidendo di calare il racconto all’interno del genere musical: una scelta senza precedenti nel mondo dei cinecomics e, più in generale, per le produzioni di questa portata. Se le basi sono quindi molto curiose e in grado di destare più di qualche interesse, la resa non è all’altezza delle aspettative. Joker: folie à deux non riesce a ingranare la marcia corretta e il  ritmo risulta pedante e affaticato. Anche le sequenze canore risentono di un impianto troppo ingessato e ripetitivo per convincere fino in fondo e, a conti fatti, la presenza di Lady Gaga risulta meno carismatica e più limitata di quanto ci si aspetterebbe. Non mancano le intuizioni (il bellissimo prologo animato) o i momenti ad alta tensione (le sequenze girate in carcere), eppure nel complesso lo spettacolo risulta più sterile e anonimo del dovuto. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.
Maximal Interjector
Browser non supportato.