Rae Crane (Lorraine Bracco) è inviata in Amazzonia per affiancare nelle ricerche Robert Campbell (Sean Connery), veterano della medicina ormai ritiratosi a vivere in continuo contatto con una tribù di indios. Egli ritiene, tra l'altro, di aver scoperto una cura per il cancro, scontrandosi in questo modo con la ben più scettica e giovane dottoressa.

Prodotto da Sean Connery, alla sua seconda collaborazione consecutiva con John McTiernan dopo Caccia a Ottobre Rosso (1990), Mato Grosso è una sconclusionata incursione nel mondo della ricerca antropologica e medica tra l'ostile natura incontaminata dell'Amazzonia. Una regia sprecata, che non riesce a equilibrare la leggerezza dello script (firmato da Tom Schulman e Sally Robinson) con la serietà della materia trattata e che risulta al servizio di un duo di attori mai veramente in parte: se almeno Connery ricalca uno stile ormai familiare, anche se del tutto privo di autentico carisma, Lorraine Bracco appare totalmente fuori ruolo, esagerando non poco i toni da commedia. Superfluo e trascurabile. Musiche di Jerry Goldsmith.