Percy Jackson (Logan Lerman) scopre di essere il figlio del dio greco Poseidone (Kevin McKidd). Il ragazzo, però, verrà sconvolto anche da un'altra notizia: Zeus (Sean Bean) lo accusa di aver rubato il suo famosissimo fulmine, l'arma più potente dell'universo. Per scagionarsi, Percy inizierà un lungo viaggio per ritrovarlo, ma i guai sono dietro l'angolo. 

Dopo aver dato il via alla saga di Harry Potter, Chris Columbus prova a iniziare un altro filone fantasy molto simile al precedente per l'impostazione e per le scelte registiche. Anche Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo – Il ladro di fulmini, infatti, vede come protagonista un ragazzo qualsiasi che si scoprirà essere destinato a grandi cose, schierato contro un malvagio signore oscuro e sempre affiancato da due inseparabili amici. Proprio come fece con le avventure del maghetto inglese, anche questa volta Columbus si circonda di nomi di grande richiamo per i personaggi secondari (Pierce Brosnan, Uma Thurman, Rosario Dawson, Steve Coogan) mentre privilegia attori per nulla conosciuti nei ruoli principali. La pellicola però risulta debole dal punto di vista narrativo (spesso la noia è la vera protagonista) e priva di qualsiasi guizzo registico. Columbus sfrutta al meglio il grande impiego di effetti speciali che però non lasciano il segno (i momenti più memorabili infatti rimangono le sequenze che si avvalgono di trovate meno sfarzose ma più riuscite, come la mappa della Grecia adattata a quella degli Stati Uniti) e sembrano mirati solo a nascondere una povertà di contenuti. Alcuni momenti brillanti ci sono (come la caratterizzazione di Medusa) e il film riesce anche a far sorridere, ma l'insieme finisce per essere più piatto del previsto.