Il giornalista Steve Lopez (Robert Downey Jr.) del Los Angeles Times incontra Nathaniel (Jamie Foxx), un barbone un po' svitato capace di suonare un violino malconcio in maniera prodigiosa. In realtà è un ex violoncellista professionista, che ha messo al chiodo gli strumenti per via dei suoi problemi mentali.

Ispirato a una storia vera e al romanzo che lo stesso Lopez ne ha tratto, è un film inerte che scivola nella retorica senza colpo ferire. Tutto avviene in maniera prevedibile e melliflua: la regia di Joe Wright è praticamente assente, la sceneggiatura di Susannah Grant asseconda senza ritegno ogni forma di melassa e perfino il duetto Downey Jr.-Foxx non fa faville come preventivato. Un'opera del tutto superflua.