Due fratelli di origine americana che vivono in Francia partecipano alla Prima guerra mondiale tra le fila dell'esercito francese. Dopo averla affrontata in Cuori del mondo (1918), David Griffith torna a raccontare la Prima guerra mondiale, ricorrendo a un respiro meno epico e spettacolare. Le vestali dell'amore è un film di propaganda, appoggiato dal Congresso e dall'esercito alleato, che pone l'accento sull'umanità dei soldati di ogni schieramento e sui buoni sentimenti di un gruppo di uomini che al fronte pensano costantemente all'amore di chi li aspetta a casa, lasciando il frastuono delle battaglie in secondo piano. Nonostante il film si concentri sullo scontro tra francesi e tedeschi, non manca il rimando alla Guerra civile americana (già fulcro di Nascita di una nazione del 1915), con il capofamiglia (Adolph Lestina) che si trasferisce in Francia perché, da buon sudista, non potrebbe mai considerarsi uno statunitense. Con Le vestali dell'amore Griffith trova un efficace equilibrio tra il respiro epico del kolossal storico e la dimensione privata dei personaggi. La pellicola, inoltre, è l'ultima che Griffith realizzò prima di fondare, con Charlie Chaplin, Douglas Fairbanks e Mary Pickford, la casa di produzione United Artists.