Ted Allison (Tom Conway) è accusato dalla polizia di essere un assassino. Ma lui, a causa di un'amnesia, non ricorda nulla e fatica persino a ritrovare la propria identità: una tassista gli darà una mano (Ann Rutherford). Tratto dall'omonimo romanzo di Gelett Burgess, un film altalenante, in cui Anthony Mann dimostra la sua già grande attenzione per la parte iniziale delle sue pellicole (basti vedere il successivo e notevole T-Men contro i fuorilegge del 1947), ma che finisce un po' per perdersi a causa di un copione (scritto da Robert E. Kent) incapace di mantenere le accattivanti premesse introduttive. La regia resta solida per l'intera durata, eppure qualcosa si rompe col passare dei minuti: la seconda parte è modesta, anche a causa di una serie di dialoghi poco pregnanti e di un gruppo di attori non all'altezza dell'autore che li ha diretti.