Firefox volpe di fuoco
Firefox
1982
Paese
Usa
Genere
Spionaggio
Durata
136 min.
Formato
Colore
Regista
Clint Eastwood
Attori
Clint Eastwood
Freddie Jones
David Huffman
Mitchell Gant (Clint Eastwood), maggiore dell'USAF tormentato dai ricordi della Guerra in Vietnam, è inviato sotto copertura in Unione Sovietica con lo scopo di rubare il MIG-31 Firefox, prezioso prototipo di caccia russo dalle avanzate potenzialità. Ma il KGB è alle sue calcagna.
In mezzo a due opere che, in modo differente, rievocano l'America che fu (Bronco Billy, 1980, e Honkytonk Man, 1982), Eastwood dirige un prodotto di tutt'altro tipo, esplicitamente indirizzato a un pubblico avvezzo ai generi e calato nelle atmosfere della Guerra Fredda. Tratto da un romanzo di Craig Thomas, questo mix di spy story e cinema bellico vive del clima antisovietico tipico dell'era reaganiana e presenta un montaggio frenetico insolito nella filmografia eastwoodiana, visibile soprattutto nell'incipit (gli incubi di Grant sull'esperienza vietnamita) e nel duello finale tra i due MIG. Ma il regista si aggira con fatica nei territori dell'action, gli effetti speciali sono grossolani e le sequenze di volo ricalcano un po' troppo il modello Guerre stellari (1977). D'altra parte, le scene più “bondiane” ambientate a Mosca (ricostruita a Vienna) inducono allo sbadiglio e il topos dell'eroe eccezionale ma tormentato è ormai trito e ritrito. Una delle pellicole meno riuscite dell'intera filmografia di Eastwood.
In mezzo a due opere che, in modo differente, rievocano l'America che fu (Bronco Billy, 1980, e Honkytonk Man, 1982), Eastwood dirige un prodotto di tutt'altro tipo, esplicitamente indirizzato a un pubblico avvezzo ai generi e calato nelle atmosfere della Guerra Fredda. Tratto da un romanzo di Craig Thomas, questo mix di spy story e cinema bellico vive del clima antisovietico tipico dell'era reaganiana e presenta un montaggio frenetico insolito nella filmografia eastwoodiana, visibile soprattutto nell'incipit (gli incubi di Grant sull'esperienza vietnamita) e nel duello finale tra i due MIG. Ma il regista si aggira con fatica nei territori dell'action, gli effetti speciali sono grossolani e le sequenze di volo ricalcano un po' troppo il modello Guerre stellari (1977). D'altra parte, le scene più “bondiane” ambientate a Mosca (ricostruita a Vienna) inducono allo sbadiglio e il topos dell'eroe eccezionale ma tormentato è ormai trito e ritrito. Una delle pellicole meno riuscite dell'intera filmografia di Eastwood.
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