I giorni del cielo
Days of Heaven
1978
Paese
Usa
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
94 min.
Formato
Colore
Regista
Terrence Malick
Attori
Richard Gere
Brooke Adams
Sam Shepard
Linda Manz
Robert Wilke
Jackie Shultis
Stuart Margolin
Timothy Scott
1916. L'operaio Bill (Richard Gere) uccide accidentalmente un uomo e fugge con la sorella Linda (Linda Manz) e la sua ragazza Abby (Brooke Adams). I tre si fanno assumere in una fattoria del Texas per il raccolto stagionale. Il padrone (Sam Shepard), affetto da un male incurabile, crede che Bill e Abby siano fratelli e quindi chiede alla ragazza di sposarlo. Bill spinge affinché Abby accetti la proposta, vedendola come una fonte sicura di guadagno. Ma la salute del padrone migliora e l'uomo scopre la macchinazione di cui è stato vittima, meditando vendetta. Come nel suo film d'esordio, La rabbia giovane (1973), Terrence Malick racconta un'umanità fragile e crudele, sottolineandone in maniera più accentuata la tendenza alla violenza e alla prevaricazione. Inoltre il regista indaga l'altro lato del sentimento d'amore: puro e disinteressato nel primo film; strumento di manipolazione e veicolo di lancinanti gelosie e aspre rivalità in questa circostanza. Sul tutto aleggia un profondo senso di fatalismo e i personaggi si muovono insicuri e smarriti in un paesaggio bellissimo che esalta, per contrasto, la cieca e animalesca brutalità degli esseri umani. L'artificio della voce fuori campo, affidato al candore innocente della sorella di Bill, dà poi al tutto una dimensione da favola nera in cui il lieto fine non può che essere negato, mentre i dialoghi tradizionali sono limiti allo stretto necessario e a parlare sono principalmente le stupende immagini evocative e foriere di angosciante solitudine. Sontuosa la fotografia in 70 mm di Néstor Almendros e Haskell Wexler (premiata con l'Oscar) e notevole la colonna sonora di Ennio Morricone a cui è affiancato il suggestivo tema musicale tratto da Il carnevale degli animali di Camille Saint-Saëns. Premio per la miglior regia al Festival di Cannes.
Maximal Interjector
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