The New World – Il nuovo mondo
The New World
2005
Paesi
Usa, Gran Bretagna
Generi
Drammatico, Sentimentale, Storico
Durata
150 min.
Formato
Colore
Regista
Terrence Malick
Attori
Colin Farrell
Q'orianka Kilcher
Christopher Plummer
Christian Bale
David Thewlis
Ben Chaplin
John Savage
Jonathan Pryce
Virginia, 1607: 103 marinai inglesi fondano la colonia di Jamestown. Tra questi vi è anche il capitano John Smith (Colin Farrell) che, nonostante la guerra tra inglesi e nativi, conosce e si innamora della principessa indigena Pocahontas (Q'orianka Kilcher). Una volta che gli invasori prendono possesso del nuovo mondo, Smith parte per una missione nelle Indie: la ragazza sposerà il ricco vedovo John Rolfe (Christian Bale).
Progetto covato per quasi 26 anni, The New World porta Terrence Malick a confrontarsi con l'epica e i miti fondativi della cultura americana. Le note del wagneriano L'Oro del Reno, che aprono e chiudono il film, annunciano l'imminente fine di un'età dell'innocenza in cui l'incontaminato splendore della natura e la pacifica vita degli indigeni sono destinati ad essere sconvolti dalla brutalità di invasori violenti e avidi, mossi dalla sete di conquista e di affermazione della propria forza. Un mondo idilliaco, quindi, viene distrutto in nome della brama di potere degli uomini e nemmeno l'amore può far nulla dinnanzi a tanta ferocia. Affidandosi come sempre più alle immagini e alla loro intrinseca portata di senso e suggestioni, minimizzando dialoghi e azione a favore del monologo introspettivo, Malick dà vita a un'opera pessimista dove il lirismo visivo sottolinea la bellezza e l'indifferenza della natura alle miserie umane, oltre che l'ineluttabile manifestarsi in forma concreta di quell'atmosfera di incombente catastrofe. Ma l'opera funziona maggiormente a livello intellettivo che non emozionale: Malick regala uno stimolante affresco della natura umana meno sorprendente ed efficace rispetto alle sue pellicole precedenti. Lo spettro del manierismo aleggia intorno all'intera operazione, mentre il coinvolgimento empatico con le vicende dei protagonisti è meno intenso e spontaneo di quanto sarebbe lecito attendersi. Del film esistono tre versioni: una da 150' uscita nelle sale di tutto il mondo, una da 135' rilasciata in dvd e una versione estesa di 172'.
Progetto covato per quasi 26 anni, The New World porta Terrence Malick a confrontarsi con l'epica e i miti fondativi della cultura americana. Le note del wagneriano L'Oro del Reno, che aprono e chiudono il film, annunciano l'imminente fine di un'età dell'innocenza in cui l'incontaminato splendore della natura e la pacifica vita degli indigeni sono destinati ad essere sconvolti dalla brutalità di invasori violenti e avidi, mossi dalla sete di conquista e di affermazione della propria forza. Un mondo idilliaco, quindi, viene distrutto in nome della brama di potere degli uomini e nemmeno l'amore può far nulla dinnanzi a tanta ferocia. Affidandosi come sempre più alle immagini e alla loro intrinseca portata di senso e suggestioni, minimizzando dialoghi e azione a favore del monologo introspettivo, Malick dà vita a un'opera pessimista dove il lirismo visivo sottolinea la bellezza e l'indifferenza della natura alle miserie umane, oltre che l'ineluttabile manifestarsi in forma concreta di quell'atmosfera di incombente catastrofe. Ma l'opera funziona maggiormente a livello intellettivo che non emozionale: Malick regala uno stimolante affresco della natura umana meno sorprendente ed efficace rispetto alle sue pellicole precedenti. Lo spettro del manierismo aleggia intorno all'intera operazione, mentre il coinvolgimento empatico con le vicende dei protagonisti è meno intenso e spontaneo di quanto sarebbe lecito attendersi. Del film esistono tre versioni: una da 150' uscita nelle sale di tutto il mondo, una da 135' rilasciata in dvd e una versione estesa di 172'.
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