Parigi rende omaggio al genio indiscusso di Walt Disney, del quale si sente la mancanza ormai da 50 anni, con una speciale mostra temporanea all’Art Ludique, teatro di diverse mostre a tema di eccellente qualità (Pixar, Studio Ghibli, Aardman, Blue Sky e Marvel, per citarne alcune) che dal 14 ottobre scorso al 5 marzo ospita “L’art des studios d’animation Walt Disney – Le mouvement par nature”.
Imperdibile per un appassionato, interessante per chi volesse cominciare ad approfondire la conoscenza dello studio d’animazione più famoso al mondo, partendo proprio da una breve proiezione di Steamboat Willie, del 1928, il primo cartone animato con sonoro sincronizzato: la rivoluzione inizia da qui. Un percorso che ha il movimento e lo studio del reale come punto di partenza, e che prosegue con documenti, bozzetti preparatori, studi grafici e tavole di storyboard tratte da diversi capolavori Disney, dalle origini fino all’ultima opera, Oceania. Art Ludique permette di fare un tuffo nell’arte dell’animazione tradizionale Disney, con alcune curiosità, segreti e opere di elevata qualità: incantevoli le tavole preparatorie per Biancaneve e i sette nani (1937), dalle quali si passa all’attento studio della lava per Fantasia (1940), si prosegue con Bambi (1942) e sull’osservazione anatomica degli animali, ripetuta per La carica dei 101 (1961) conludendo con Il libro della giungla (1966) la prima parte della mostra, che idealmente coincide con la morte dell’artista e con l’inizio di un periodo di crisi assoluta per lo studio. Con le tavole del genio di Glen Keane inizia il “secondo rinascimento Disney”: La Sirenetta (1989), La Bella e la Bestia (1991), Il Re Leone (1994), Pocahontas (1995) Mulan (1998) e Tarzan (1999) sono i protagonisti, con modellini in resina ad impreziosire la collezione, fatta di video analizzati delle sequenze principali, come la splendida “I colori del vento” di Pocahontas. Il percorso si conclude con l’animazione digitale, da Rapunzel (2010) a Oceania, con, naturalmente, attenzione particolare a Frozen (2013).
A Parigi, patria di Disneyland, per un periodo limitato batte anche un altro cuore Disney, pulsante di arte e di qualità animata. Un’occasione da non perdere.
