Kim

Ki-duk

20 dicembre 1960, Bonghwa (Corea del Sud) — 11 dicembre 2020, Riga (Lettonia)
Premi Principali
Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2012
Orso d’argento per miglior regia al Festival di Berlino 2004
Leone d’argento per la miglior regia alla Mostra del Cinema di Venezia 2004
Autore dalla poetica complessa e rarefatta, è uno dei registi orientali più quotati all'interno del panorama cinematografico contemporaneo. Attraverso un cinema minimale e votato all'astrazione, fatto di emozioni sussurrate ed esplosioni di violenza, si avvicina alla Settima arte senza nessuna preparazione accademica. Negli anni Novanta coltiva la sua passione per la pittura e si mantiene vendendo i suoi quadri. Dopo una vita da apolide e “cittadino del mondo”, esordisce al cinema con Crocodile (Ag-o, 1996), che già mette in luce tutta la poetica del suo autore. Negli anni Duemila giunge a piena maturazione artistica, realizzando opere di grande spessore come L'Isola (Seom, 2000), Bad Guy (Nabbeun namja, 2002) e, soprattutto, Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera (Bom yeoreum gaeul gyeoul guerigobom, 2003). Nel 2004 vince un meritato Leone d'argento per la miglior regia a Venezia con lo straordinario Ferro 3 – La casa vuota (Bin-jip), mentre nel 2012 si aggiudica il Leone d'oro con Pietà (Pieta).
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