Bolognini

Architetto e scenografo, approda al cinema facendo l'aiuto regista per Luigi Zampa, Yves Allégret e Jean Dellanoy. Autore raffinato, di gusto letterario, accanto all'attività cinematografica, svolge un’intensa attività teatrale, dedicandosi a numerose regie liriche. Dopo aver esordito dietro la macchina da presa nei primi anni Cinquanta, giunge a una svolta quando incontra Pasolini: dalla loro collaborazione nascono La notte brava (1959), Il bell'Antonio (1960) e La giornata balorda (1960). Nel 1961 arriva la sua opera migliore, La viaccia, splendido affresco ottocentesco con Jean-Paul Belmondo e Claudia Cardinale. Molto importanti, sempre di questi anni, anche Agostino (1962) e La corruzione (1964), pellicole drammatiche abbastanza coraggiose per l'epoca. Negli anni Settanta arrivano alcune dei suoi film più noti, anche dal grande pubblico: Metello (1970), Fatti di gente per bene (1974) e la commedia grottesca Gran bollito (1977).