Roberto

Benigni

27 ottobre 1952, Castiglion Fiorentino
Premi Principali
Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia 2021
Oscar al miglior attore protagonista 1999
Oscar al miglior film straniero 1999
Regista, comico, attore e sceneggiatore italiano. Figlio di contadini, cresce a Vergaio, presso Prato. Il suo primo ruolo importante al cinema è in Berlinguer ti voglio bene (1977) di Giuseppe Bertolucci, dove interpreta l’iconico personaggio di Mario Cioni, giovane del sottoproletariato fiorentino che porta poi anche a teatro. Recita poi in Chiedo asilo (1979) di Marco Ferreri, ne Il pap’occhio (1980) di Renzo Arbore, che lo lancia in tv nel programma L’altra domenica, e ne Il minestrone (1981) di Sergio Citti. Il suo esordio alla regia è Tu mi turbi (1983), da lui diretto e interpretato. Sul set conosce Nicoletta Braschi, che diventa sua moglie nel 1991 e sarà per lui musa e collaboratrice fissa. Recita in seguito in Daunbailò (Down by Law, 1986) e in un episodio di Taxisti di notte (Night on Earth, 1991), entrambi diretti dall’amico Jim Jarmusch, e nel 1993 è il co-protagonista, insieme a Paolo Villaggio, dell’ultimo film di Federico Fellini, La voce della luna. Come attore recita anche accanto a Massimo Troisi in Non ci resta che piangere (1984), co-diretto dai due protagonisti, e da regista firma Il piccolo diavolo (1998), per il quale inizia a collaborare con lo sceneggiatore Vincenzo Cerami, Johnny Stecchino (1991) e Il mostro (1994). Il successo internazionale, clamoroso e inaspettato, arriva nel 1997 con La vita è bella, racconto sull’Olocausto che gli vale il Grand Prix speciale della Giuria a Cannes (presidente di giuria è Martin Scorsese), 8 David di Donatello e soprattutto l’Oscar come miglior attore protagonista. Benigni è il primo non anglosassone a vincerlo e lo riceve dalle mani di Sophia Loren, camminando sulle poltrone della sala e dando vita a uno dei momenti più memorabili della storia degli Academy Award (Benigni è l’unico attore italiano ad aver vinto il premio dopo le vittorie femminili di Anna Magnani nel 1956 e Sophia Loren nel 1962). Il film vince anche le statuette per il miglior film straniero e per la musica di Nicola Piovani. Nel 2002 realizza la sua versione del Pinocchio di Carlo Collodi e tre anni dopo La tigre e la neve, entrambi accolti negativamente. Si cimenta in seguito con la Divina Commedia nello spettacolo itinerante Tutto Dante. Nel 2008 riceve il César alla carriera, nel 2012 recita per Woody Allen nell’ultimo episodio di To Rome with Love e cinque anni dopo gli viene assegnato il David Speciale alla carriera. Matteo Garrone lo sceglie a sorpresa per interpretare Geppetto nella sua nuova versione cinematografica di Pinocchio, uscita a dicembre 2019.
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